Eosolare, dal cuore verde della Lucania gli impianti per meglio sfruttare
le energie del sole
Il riscatto della Basilicata passa attraverso la giovane azienda di Garaguso Scalo che studia, progetta e realizza moduli fotovoltaici ad alta efficienza in totale sinergia con fornitori e clienti
C’era una volta la Basilicata, terra di conquista per i finanziamenti pubblici. Appunto: c’era una volta… Oggi, infatti, c’è Eosolare, che, dal cuore verde della Lucania esporta in Italia e in Europa i moduli fotovoltaici ad alta efficienza che produce dopo averli studiati, progettati e realizzati, in piena sintonia con fornitori e clienti. Proprio là dove in anni passati sorgevano i grandi insediamenti industriali della chimica italiana – con tutti i connessi problemi di eco sostenibilità ambientale – da qualche tempo a questa parte, sta arrivando il riscatto grazie alla lucida utopia di Carmine Dimasi, Amministratore Unico della Eosolare, che ha puntato proprio su questo difficile territorio per portare avanti il suo coraggioso progetto, investendo sulle risorse locali e riuscendo a dare lavoro a circa 40 famiglie della zona.
Mica male come risultato, soprattutto in questi tempi di difficile congiuntura economica, tra l’altro raggiunto in una zona depressa e penalizzata come posizione geografico-strategica. Ma l’aver puntato sulla regione Basilicata significa aver creato le condizioni per la formazione di una green valley nel territorio lucano, come è emerso durante la tavola rotonda “Fotovoltaico: tra sviluppo industriale e sviluppo sostenibile” organizzata in collaborazione con ISES ITALIA, proprio in occasione della inaugurazione della nuova linea di produzione di moduli fotovoltaici, (realizzata dall’azienda tedesca Schmid, leader mondiale del settore) grazie alla quale è raddoppiata la capacità produttiva annua della Eosolare (da 25 MW a 50 MW).
“È un traguardo molto importante quello che abbiamo raggiunto – sottolinea Rocco Dimasi, Direttore Amministrativo e Finanza della Eosolare – tra l’altro in contro tendenza rispetto agli effetti della crisi economica che ha investito il nostro Paese negli ultimi due anni. Non solo siamo riusciti a crescere in ambito locale, ma abbiamo avuto un ampliamento anche nei paesi europei, in particolare in Francia e sul bacino del Mediterraneo. E ce l’abbiamo fatta grazie alla forza trainante del made in Italy.”
Maestranze italiane, anzi, lucane, soprattutto giovani. “La nostra – prosegue Dimasi – è un’azienda giovane: l’età media dei nostri dipendenti è sotto i trent’anni. Ragazzi che stanno sviluppando competenze sia tecniche che professionali per meglio rispondere alle esigenze del mercato. Questo ci consente di essere molto versatili e flessibili nell’accontentare le richieste dei nostri clienti, con i quali interagiamo, producendo impianti davvero innovativi. Un esempio? Stiamo per rifornire di moduli fotovoltaici un’azienda di impianti galleggianti”.
Nel biennio 2009-2010 Eosolare ha effettuato investimenti tecnologici per 6,5 milioni di euro, partendo dai propri utili, per investire in macchinari di elevata efficienza, acquistati sul mercato tedesco ed americano, proprio al fine di offrire un elevato livello qualitativo del prodotto. “Non si può prescindere dalla qualità – sostiene Dimasi – ed è proprio puntando su questo che cerchiamo di fronteggiare la concorrenza. Grazie ai miglioramenti tecnologici e alla conseguente riduzione dei prezzi, possiamo giocare un ruolo da protagonisti nella realizzazione di grandi progetti.”
E così si possono creare interessanti sinergie: una testimonianza arriva dalla Società Energetica Lucana (SEL) “L’unione tra l’iniziativa regionale e l’imprenditorialità locale – dice Rocco Colangelo, Presidente della SEL – ha portato all’installazione di pannelli fotovoltaici della Eosolare sui tetti dell’ospedale di Tricarico: Su iniziative come queste dovrebbe puntare il nostro territorio”. Il sole 24 ore, 28/12/2011