Garaguso Scalo: una vetrata che potrà consentire di produrre in quantità maggiore rispetto al solare tradizionale
BREVETTO LUCANO PER L’ENERGIA PULITA
Il sistema fotovoltaico “Eos Ibrido” produrrà contemporaneamente acqua calda ed energia elettrica
Garaguso Scalo. “Nasce Eos Ibrido”. È un brevetto lucano di Eosolare, che produrrà contemporaneamente energia elettrica e acqua calda, con una resa del 20% in più rispetto ad altre realtà di mercato. Si basa su una vetrocamera fotovoltaica con integrazione termica e sistema di raffreddamento che potrà consentire, ad imprese e famiglie, di produrre più energia elettrica dal sole – rispetto al fotovoltaico tradizionale – e, contestualmente, di avere acqua calda anche a 70° di temperatura (50° è stato finora il limite dei vecchi impianti solari).
Eos Ibrido verrà realizzato in Basilicata, a Garaguso Scalo, da Eosolare di Carmine e Rocco Dimasi (padre e figlio), una delle più importanti aziende di settore in Europa: 40 dipendenti (età media 28 anni), 20 milioni di fatturato, una produzione annua di 50 MW (con certificato PV CYCLE, cioè riciclaggio dei pannelli garantito a 30 anni dal contratto). Il progetto è costato 150 mila euro di investimento, 6 mesi di lavoro e 6 unità interne coinvolte, con l’obiettivo di creare mercato nuovo, utile a confermare l’integrità del gruppo, ma anche ad assumere una quindicina di nuove unità. Inevitabile il parallelo – che dovrebbe far riflettere la politica regionale – con la centrale di compressione del gas che verrà realizzata a 2 km più a valle di Eosolare, con un investimento “fossile” di circa 150 milioni di euro, per assumere anch’essa 15 unità, nonostante l’investimento sia 10 volte superiore.
Alla responsabile Marketing, Katia Vizzuso, il compito di spiegare ai giornalisti in conferenza stampa il progetto che coinvolgerà fornitori di materie prime, in buona parte lucani, e realizzerà un sistema di monitoraggio della produttività di un impianto ibrido, con tre giovani ingegneri elettronici lucani coinvolti. Eos Ibrido costerà meno di 20 mila euro per un impianto di 3 kw, ammortizzabile in 5 anni ed è a completa integrazione architettonica (si potrà realizzare anche come parte verticale degli edifici), “la vera sfida da vincere nel fotovoltaico il prossimo decennio” secondo Carmine Dimasi. Il fondatore della Eosolare nel 1998 che, dopo essere andato a caccia di petrolio sulle piattaforme marine, è stato folgorato sulla strada energetica che dal fossile porta al “rinnovabile futuro”. (e.p.) La Gazzetta del Mezzogiorno 31/07/11